ORO: Carati meglio 24 o 18
Esiste una sostanziale differenza tra l’oro a 24 carati e quello a 18 carati, che si manifesta soprattutto nel valore della quotazione del metallo nobile.
Il golden fixing viene fissato quotidianamente, due volte al giorno, (alle ore 10.30 e alle ore 15.00 facendo riferimento al meridiano di Greenwich) dalla Borsa di Londra, organo deputato a questa funzione sin dal 1919.
Il prezzo del metallo giallo viene determinato dai membri del London Bullion Market, cioè i principali operatori del settore, e adottato in tempo reale in tutti mercati a livello globale.
Bisogna comunque tenere a mente che questa quotazione interessa soltanto il metallo puro, mentre per le leghe si applica un valore inferiore.
Infatti il prezzo dell’oro è legato al suo grado di purezza, cioè alla percentuale di metallo nobile presente nella composizione.
Proprio per questo motivo il suo titolo determina un maggiore o minor valore.
Titolo e caratura sono fattori indissolubilmente legati nella valutazione di questo prezioso metallo.
In base alla classificazione per carati si distingue tra oro 24 carati, oro 18 carati e altri livelli della scala a seconda della purezza del metallo.
Maggiori sono le parti di oro puro sul totale e più alto è il valore dell’oggetto realizzato con il metallo.
Normalmente si parla di oro 24 carati (con 24 parti su 24 di metallo giallo e un grado di purezza di almeno il 99,5%) e oro 18 carati (con 18 parti su 24 e una purezza al 75%) perché queste due tipologie sono le più comuni sul mercato.
La suddivisione universale in base al titolo permette di valutare oggetti in oro in base alla quantità di metallo nobile presente in percentuale.
L’oro è un materiale morbido e troppo fragile per resistere alle lavorazioni a cui viene sottoposto nel campo dell’oreficeria.
Per questo si usano leghe, composizioni cioè di oro e metalli cosiddetti poveri, che consentono di ovviare all’estrema duttilità dello stesso.
A seconda della percentuale di oro contenuta nella lega avremo oro 999 (praticamente puro), 750 (con 75% di oro e 25% di altri metalli in combinazioni variabili) o addirittura oro 375 (con maggiore quantità degli altri metalli).
I materiali leganti più diffusi sono argento, rame, palladio, piombo e cobalto.
Il loro utilizzo consente di avere l’effetto collaterale di modificare la colorazione del metallo.
Si tratta di una soluzione molto sfruttata in gioielleria e che consente di avere oro rosso, oro rosa, oro bianco e oro verde adottando differenti abbinamenti metallici.
Il prezzo sul mercato dei diversi titoli cambia quindi notevolmente non solo in base al fixing giornaliero di Londra, ma anche presso i singoli operatori.
Ciò vale in maniera particolare se si tratta di una vendita invece che di un acquisto e se la transazione commerciale riguarda l’oro 18 carati.
Infatti la valutazione avviene sottraendo alla quotazione del metallo puro una percentuale tra il 30 e il 35% a seconda del guadagno che intende realizzare l’operatore.
Proprio per questo motivo occorre seguire con attenzione l’andamento del metallo, così da poter vendere quando il suo prezzo è in crescita.
Al tempo stesso è necessario confrontare tra loro le proposte di vari operatori della propria zona.
Sono infatti numerosi i compro oro Roma che acquistano oro usato sotto forma di gioielli e oggetti di oreficeria.
L’importo corrisposto è determinato in base all’oro quotazione applicata e al peso degli oggetti preziosi alienati.
Proprio per questo motivo si possono cedere anche monili e preziosi rotti, danneggiati oppure graffiati in quanto il loro stato non influisce sulla transazione. Infatti tutti i pezzi sono destinati alla fusione
La differenza tra i due titoli è data anche dal fatto che l’oro 24 carati viene impiegato di solito sotto forma di lingotti.
Questo tipo di risorsa deve essere conservata all’interno del circuito aureo, consente investimenti di capitali di notevole entità e può essere trattata soltanto da operatori professionali in oro autorizzati dalla Banca d’Italia.
In questo caso è di estrema importanza rivolgersi ad un consulente esperto, profondo conoscitore del mercato, capace di movimentare sia in entrata che in uscita somme ingenti e capitali ingombranti anche fisicamente.