Monete da investimento quali comprare
Nel perdurare della crisi economica e con i mercati spesso in altalena, gli investimenti in metalli preziosi rivelano sempre più le loro caratteristiche di convenienza e bassa rischiosità.
Esistono vari tipi di investimento possibili in questo settore, ma il più abbordabile e adattabile a diverse esigenze, sono le monete d’oro o argento, dette anche monete lingotto.
Le monete rappresentano una buona opportunità per entrare in questo settore, dato che ne esistono di molti tipi e diverse dimensioni, così che tutti potranno trovare quella che meglio si confà alle proprie esigenze ed all’ammontare del capitale da investire.
Come detto esistono monete coniate in molti paesi del mondo, con pesi, titoli e quindi valore differenti.
Per trarre il massimo dal nostro investimento è però consigliabile limitarsi all’acquisto delle monete più comuni, che oltre ad essere maggiormente reperibili e rivendibili, hanno quotazioni più stabili e un differenziale tra domanda e offerta più basso. Vediamo quali sono le più gettonate:
Molto nota e diffusa è la sterlina d’oro, propriamente definita sovrana. Coniata fin dal 1400 e tutt’ora in produzione, ha un peso di 7,98 grammi ed un titolo di 917 millesimi. Il peso di oro puro e di 7,32 grammi.
La sterlina attualmente ha un prezzo di circa 250 euro, si colloca perciò circa a metà di una ideale scala di investimenti.
Salendo in questa scale troviamo il famoso krugerrand, la moneta d’oro sudafricana. Tradizionalmente coniata in lega di oro e rame, cui deve il colore arancione, ha un titolo di 917 millesimi.
La dimensione classica è quella da un’oncia di oro puro, ossia 31.1 grammi, per un peso complessivo di 33,93. Il prezzo attuale è di circa 1060 euro, un investimento quindi più consistente.
Ne esistono anche versioni più piccole da un decimo, da un quarto e da mezza oncia.
Sempre allo stesso livello del krugerrand troviamo i venti dollari americani.
Coniati in diverse serie, con differenti impressioni sulle facce, hanno però tutti il medesimo titolo, 900 millesimi, ed uguale peso in oro di 30,09 grammi, per un peso complessivo di 33,43 grammi.
Il valore attuale è di circa 1030 euro, leggermente inferiore quindi al krugerrand.
Infine torniamo all’estremo opposto della scala con la moneta d’oro da investimento più diffusa nel nostro paese, il marengo.
Ne esistono sia coniati in Italia che in Francia, originariamente per celebrare la vittoria di Napoleone Bonaparte nell’omonima battaglia.
Hanno un titolo di 900 millesimi per un peso in oro di 5,8 grammi, a fronte di un peso totale di 6,45 grammi. La quotazione attuale dei marenghi si aggira intorno ai 200 euro.
Rappresentano perciò un ottimo entry level nel mondo delle monete da investimento.
Anche le monete d’argento possono rappresentare un buon investimento, ed il loro prezzo ovviamente più basso le rende adatte anche a chi non ha molti soldi da impegnare.
Ne esistono di coniate in diversi paesi come Canada, Stati Uniti, Gran Bretagna, Cina eccetera. Il taglio classico è quello da un’oncia di argento puro a 999 millesimi. I prezzi sono abbastanza simili per tutte, e attualmente sono intorno ai 20 euro.
L’argento non gode però dei vantaggi fiscali riservati all’oro da investimento, ed è sottoposto ad un’Iva del 19%, mentre l’oro puro, e le monete da investimento sono considerate tali, è esente Iva.
Quando acquistiamo una moneta da investimento, dobbiamo tenere conto non solo del valore del peso d’oro contenuto, ma anche dell’eventuale valore numismatico.
Questo in alcuni casi può essere percentualmente superiore a quello dell’oro, nel caso di monete antiche oppure rare, ma può anche azzerarsi nel caso di monete deteriorate.
In generale però sarà sufficiente affidarsi ad un banco metalli di provata fama, che per le monete di più ampia circolazione garantiscono l’acquisto e l’ottimo stato di conservazione, il certificato o addirittura il fior di conio.
In questo settore la fiducia dei clienti viene guadagnata con anni di presenza sul mercato, quindi non è consigliabile acquistare monete di un certo valore da venditori improvvisati su siti di aste online.
E’ difficile infatti valutare lo stato di conservazione da una foto, specialmente per i non professionisti. Inoltre dando uno sguardo ai siti di aste, scopriremo che non ci sono poi offerte così allettanti da farci comunque decidere di correre il rischio.